È DEL CMO LO SCONTRO IN VETTA!

CMO OZZANO – VIRTUS MEDICINA 87-80
Parziali: 25-19; 47-35 (22-16); 64-59 (17-24); 87-80 (23-21)

CMO OZZANO: Murati 19, Odah 18, Diambo 17, Folli 14, Carnovali 9, Usman 5, Landi 3, Parenti 2, Renzi, Scapinelli, Alberghini NE, Cardin NE.
VIRTUS MEDICINA: Iattoni 28, Morara 22, Corcelli 8, Masrè 6, Zambon 5, Sabattani 4, Zanetti 4, Cattani 3, Francesconi, Cappellotto NE, Iocolano NE, Ronchi NE.

Battaglia si prevedeva alla vigilia, e tra Ozzano e Medicina battaglia è stata!
Sul parquet di un Pala Arti Grafiche Reggiani ricolmo di gente come per gli appuntamenti di gala, tra le due formazioni ancora imbattute va in scena una sfida intensissima dal primo all’ultimo minuto: allo scoccare del quarantesimo, è il CMO a fare suo lo scontro al vertice e a conquistare, almeno fino alla prossima giornata, la vetta della classifica in solitaria.
I padroni di casa si mantengono in vantaggio per larghissimi tratti del match grazie a un primo tempo spettacolare e a un terzo quarto di resistenza nei confronti di una Virtus che, dopo l’intervallo, cala tutti gli assi a propria disposizione, ma la contesa si decide negli ultimi tre giri di orologio, quando gli ospiti perfezionano la rimonta e mettono la testa avanti sul +2. Nel momento di maggior difficoltà della serata, tuttavia, Ozzano risponde da squadra vera e, sospinta dai propri senatori, imbastisce un parziale di 8-0 che spegne le velleità medicinesi e certifica la vittoria.

Ottava giornata di andata e match di cartello in programma al Pala Arti Grafiche Reggiani tra CMO Ozzano e Virtus Medicina, con ricca posta in palio in termini di morale e fiducia per entrambe le formazioni. Nonostante le premesse, l’avvio è tutt’altro che contratto tanto per i padroni di casa quanto per gli ospiti: si segna ripetutamente, infatti, su ambo le metà campo, dove giocate di alta classe, non poche vista la caratura dei giocatori in campo, e distrazioni marchiane, soprattutto a rimbalzo difensivo, si mescolano in un turbinio di emozioni. Lo spunto migliore, comunque, è del CMO, che si dimostra un po’ più concreto nei propri attacchi rispetto agli avversari e prova un allungo al primo mini-intervallo (25-19). Nella seconda frazione Ozzano continua a colpire con regolarità dal campo, sfruttando a dovere gli extra possessi derivanti da agilità e atletismo a rimbalzo offensivo, e, dopo aver rimediato a una leggera flessione (27-25 al minuto 12), raggiunge il massimo vantaggio al diciottesimo (45-31).
Nel secondo tempo inizia a cambiare gradualmente la musica: Medicina, infatti, ritrova Corcelli, al rientro in campo dopo l’infortunio, e azione dopo azione comincia a imporre il proprio gioco, migliorando in difesa per solidità e fisicità e incrementando esponenzialmente la propria pericolosità offensiva. I padroni di casa sono comunque pronti a reggere l’urto e a rispondere colpo su colpo per mantenere inerzia e doppia cifra di vantaggio (58-45 al 26esimo), ma al primo calo di concentrazione ecco che gli ospiti rosicchiano il distacco. Si entra, così, nell’ultimo periodo, con una Virtus completamente in partita e sulle ali dell’entusiasmo, opposta a un CMO che ha la priorità di ricercare le proprie fortune ripartendo dalla difesa: l’abbrivio degli ultimi dieci minuti è un botta-e-risposta su entrambi i fronti, ma in poco tempo gli ospiti completano la rimonta. Al giro di boa, infatti, arriva l’aggancio sul 71-71, che in cento secondi si tramuta in un +2 (75-77) medicinese, frutto di due triple realizzate in altrettante azioni offensive. Dal time-out obbligato che ne scaturisce, però, i ragazzi di coach Grandi escono completamente rivitalizzati e in men che non si dica, tra triple, giochi da tre punti e appoggi al ferro, è parziale di 8-0 targato CMO, a cui Medicina non sa trovare contromisure. L’83-77 toccato a due dalla fine è puro ossigeno per i padroni di casa, che, in seguito, con un paio di difese ordinate e senza sbavature obbligano gli avversari a mantenersi a distanza; e questo è il punto esclamativo sul match, perché gli ospiti gialloneri non hanno più tempo e forza per rientrare in partita, con Ozzano che può alzare le braccia al cielo.

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