PREVEN FRANCESCO FRANCIA – CMO OZZANO 65-67
Parziali: 9-22; 25-41 (16-19); 42-60 (17-19); 65-67 (23-7)
PREVEN FRANCESCO FRANCIA: Tosini 14, Ferdeghini 11, Lovisotto 9, Degregori 8, Bianchini 7, Balducci 6, Chiusolo 4, Rossi 4, De Ruvo 2, Pedini, Marzatico NE, Turrini NE.
CMO OZZANO: Diambo 18, Murati 13, Carnovali 12, Folli 12, Odah 9, Landi 2, Usman 1, Parenti, Scapinelli, Alberghini NE, Cardin NE, Renzi NE.
Il CMO deve vincere due volte contro la Preven Francesco Francia, ma al suono dell’ultima sirena può esultare!
Una partita, quella del Pala Venturi, segnata per entrambe le formazioni da un doppio volto, l’uno durato i primi trenta minuti, l’altro i dieci conclusivi; non bastano agli ozzanesi, infatti, tre quarti di altissimo livello per aggiudicarsi una vittoria tranquilla, che a quel punto pareva ormai piuttosto scontata, oltre che meritata: un black-out totale a inizio quarta frazione consente ai padroni di casa, bravi a ritrovarsi e a non mollare fino alla fine, di completare il ribaltone e di operare il sorpasso sui ragazzi di coach Grandi, trasformando l’epilogo del match in un thriller vietato ai deboli di cuore. Nel rush finale, dove la palla pesa come un macigno e si segna poco o nulla da ambo le parti, a essere decisiva nell’ultimo possesso offensivo ospite è una tripla di Carnovali, certificata, infine, da una grande difesa di squadra che vale la vittoria per 65-67.
In un Pala Venturi bollente per il match di cartello della settima giornata di Serie C, è il CMO ad approcciare meglio l’incontro: concesso ai padroni di casa della Preven un doppio vantaggio, prima sull’1-0 e poi sul 3-2, non trascorre molto tempo prima che gli ozzanesi si impadroniscano dell’inerzia e scavino un solco; il rispetto del piano partita, eseguito con diligenza, consente poi di tenere saldamente le redini della contesa e di volare sul 9-22 alla prima sirena. Una sequenza di giri a vuoto nella metà campo offensiva verso la metà della seconda frazione, dopo aver toccato il +15 all’inizio della medesima, brucia qualche punto di vantaggio (23-31 al minuto 16), ma questi restano solo piccoli campanelli d’allarme, prontamente silenziati da una difesa che si riscopre impenetrabile negli ultimi scampoli prima dell’intervallo lungo (25-41). La pausa negli spogliatoi non cambia le carte in tavola e allora Ozzano riprende da dove aveva lasciato, dettando i ritmi di gioco e ampliando il divario, che arriva a toccare il +18 a fine terza frazione (42-60). Ed è così che comincia un ultimo quarto che fa storia a sè, che riscrive completamente la trama del match e che rivoluziona le emozioni del finale: ebbene sì, perché Ozzano approccia il periodo conclusivo in maniera decisamente troppo soft e distratta, facendosi travolgere da una Preven che ritrova un po’ a sorpresa energia e intensità e che comincia a ridurre il distacco. La magra offensiva con cui convive il CMO dura per sei eterni minuti, nei quali si passa dal 42-60 al 60-60, facendo saltare tutti i piani. Esaurito pian piano il fuoco della rimonta da parte dei padroni di casa, le due formazioni nel finale si ritrovano entrambe a segnare poco e a sbagliare molto, con i tiri liberi a fare da padroni. Infine, sul 65-64 Preven, nell’ultimo possesso ozzanese il tiro della disperazione, scoccato quasi allo scadere dei 24 secondi, viene accolto prima dal tabellone e poi dalla retina, regalando un nuovo vantaggio, che non viene scalfito dall’attacco decisivo locale, nel quale Francesco Francia non riesce a provare nemmeno il tiro. Ozzano, quindi, può finalmente esultare!